La perdita delle radici. La complessità dell’identità e le seconde generazioni
Vi invitiamo a leggere due degli scritti prodotti dai ragazzi della nostra associazione durante l’anno e vi invitiamo anche a riflettere sul tema, così complesso e soggettivo. Grazie a Manuela Gorini, educatrice di Associazione Arcobaleno, per la bella introduzione
Ma tu sai chi sono gli MSNA?
Un articolo per raccontarvi una realtà complessa, quella dei minori stranieri non accompagnati, attraverso le parole di Patrizia Fiori, coordinatrice del Comune di Rimini per i progetti Sprar
100% UMANI – Giornata Mondiale del Rifugiato
Nella cornice della 17° edizione di Interazioni, celebreremo la Giornata mondiale del rifugiato. Sabato 10 giugno, volontari, persone immigrate e non, si danno appuntamento in piazza Cavour a Rimini.
Dalle 15 potrete trovare stand ed info point allestiti per l’occasione da referenti dei progetti Sprar del Comune di Rimini e dell’Unione dei Comuni della Valmarecchia.
Dalle 15 alle 18 Gregorio Prada Castillo e Claudio Gasparotto, ci condurranno in diverse performance dal titolo “Noi tra noi”, in cui ragazzi, spettatori e volontari, saranno coinvolti in azioni artistiche e coreografiche. Dalle 16 il laboratorio “Un altroMo(N)do” dell’associazione Zarepta. A seguire, alle 16,30, Syncromatie, anteprima di un viaggio fatto di corpi, voci e oggetti armonici, condotto da Riccardo Maneglia e Giacomo De Paoli, a cura della cooperativa Edith Stein. Il pubblico sarà poi direttamente coinvolto nel flash mob “Chi di voi è…” alle 18,30, insieme al laboratorio teatrale permanente per l’immigrazione Alcantara e Teatro Officina Zimmermann. Il tutto sarà poi allietato da cibi dal mondo, dalle 19, con le ormai tradizionali cene multietniche in cui si potranno assaporare pietanze tipiche di diversi paesi, che tra odori e sapori ci condurranno in un piacevole viaggio sensoriale. Conclusione con la Festa della Musica, col contributo della Regione Emilia Romagna, organizzata da Arci Rimini. Nata in Francia nel 1982 è oggi una festa internazionale. Avendo come principio ispiratore quello di offrire opportunità ad artisti di ogni genere musicale, senza discriminazione alcuna e rappresentando una diffusa occasione di socialità, si inserisce perfettamente nella cornice di Interazioni e in particolare nell’evento dedicato alla Giornata Mondiale del Rifugiato. Saranno i Saraxè Trio, con la loro afro world music e i Marsch, coi suoni del loro rock alternativo a condurci nella serata.
Vi aspettiamo
Incontro con l’autore
Giovedì 4 maggio gli studenti della classe di livello A2 della scuola di italiano di associazione Arcobaleno hanno partecipato all’”Incontro con l’autore”: un’opportunità fornita loro dall’insegnante del corso, ai fini di farli relazionare con una realtà diversa da quella scolastica, e per far loro conoscere una persona, e con essa un mondo, una storia, e un modo di parlare differenti da quelli con cui sono abituati a interfacciarsi ogni giorno tramite la figura dell’insegnante.
L’autore, P. Radesich, vive a Rimini dal 1959; originario di Taranto, compie fin da piccolo molteplici spostamenti a causa delle trasferte del padre militare, e da adolescente trascorre le estati presso un’affezionata zia in Toscana. Decide, da anziano, di scrivere questo piccolo manoscritto autobiografico per omaggiare la sua famiglia e i suoi dolci ricordi di gioventù, offrendoci tramite essi, inaspettatamente, anche un efficace ritratto dell’Italia del dopoguerra.
Nei racconti dei suoi continui viaggi e spostamenti, gli studenti hanno potuto riconoscersi e sentirsi rappresentati nella loro condizione di migranti.
Nei suoi racconti di vita al tempo della guerra, molti hanno potuto riscontrare le medesime sofferenze, il medesimo dispiacere per un Paese che versa in una situazione disastrosa.
Per ultimo, ma non da ultimo, nella scelta dell’autore di scrivere un piccolo romanzo autobiografico che mettesse nero su bianco gli anni della sua giovinezza, altri hanno trovato la motivazione per provare a realizzare il loro sogno nel cassetto, che ci hanno confessato essere quello di raccontare la propria storia, di viaggio, di spostamento, di migrazione.
E mentre esprimevano questa velleità, i loro occhi commossi spiegavano che forse, così facendo, si sarebbero potuti sentire un po’ meno persi.
Diletta Bertani
(insegnante di italiano e volontaria in servizio civile presso Associazione Arcobaleno)
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